Una malattia viene definita rara se ha una prevalenza nella popolazione generale <1/2.000 persone.
Le malattie rare costituiscono un problema di sanità pubblica per l’impatto numerico sulla popolazione L’OMS ha calcolato l’esistenza di circa 6.000 entità nosologiche, l’Unione Europea (UE) ne considera circa 8.000. Nel 2012 Orphanet (portale europeo delle malattie rare) codifica 6.000 patologie rare, e di circa il 50% non si conosce l’etiologia.
Se è vero che quasi tutte le malattie genetiche sono malattie rare, non è altrettanto vero che tutte le malattie rare abbiano un’origine genetica; ad esempio, esistono malattie infettive molto rare, così come malattie autoimmuni. La causa di molte malattie rare non è oggi ancora nota.
Le malattie rare possono coinvolgere diversi distretti e sistemi del corpo umano e a volte anche più di un organo o sistema, diventando così patologie che richiedono un approccio multidisciplinare. La quasi totalità delle malattie rare sono croniche ed invalidanti.
La persona con malattia rara deve spesso convivere con la malattia per tutta la vita e necessita di un programma di follow-up volto anche alla prevenzione o diagnosi precoce delle possibili comorbidità.
I programmi di follow-up dedicati per singole patologie costituiscono l’ unico strumento per offrire ad ogni paziente la migliore qualità di vita possibile.